La conferma è arrivata il 21 febbraio, al termine della lunga e partecipata assemblea provinciale nel capoluogo polesano: un appuntamento chiave della vita associativa, ma anche un’occasione per condividere riflessioni sull’economia locale. In cui la cooperazione rappresenta un settore importante, non solo nei settori dell’agricoltura e della pesca, ma anche dei servizi e del sociale.
Non sono stati anni facili, ha ricordato Santi nella sua relazione, dalla “batosta” del Covid all’impatto del granchio blu sul mondo della pesca nel Delta. “Ma le ferite di questi anni duri non hanno risparmiato altri settori: in agricoltura alcune colture sono state completamente abbandonate e colpito duramente è stato anche il settore dei servizi”. Tra gli obiettivi di questo nuovo mandato la formazione, la parità di genere e il ricambio generazionale. “Sarà un mandato in cui a livello provinciale dovremo accompagnare un importante mutamento che sta avvenendo nel sociale e nel sanitario: abbiamo compiuto un grande sforzo per la valorizzazione della cooperazione sociale a partire da un giusto riconoscimento economico dei lavoratori. Ma questo sforzo deve essere ora riconosciuto dalle istituzioni con il passaggio a rette congrue, a tariffe adeguate e ad appalti economicamente appropriati”.
Infine la sfida del rinnovamento: “aumentare l’investimento nella promozione di nuove imprese cooperative, anche cogliendo le novità quali quelle nell’ambito delle comunità energetiche rinnovabili o in contesti di crisi aziendali come i workers buyout, le imprese rigenerate dai lavoratori o ancora organizzando le risposte ai rischi di spopolamento nei piccoli paesi con le cooperative di comunità”.
Anche il presidente regionale Ugo Campagnaro ha insistito sull’importanza di essere uniti contro la frammentazione: “E’ la rottura dei legami che ci impedisce di affrontare i problemi. i problemi del singolo possono essere insuperabili, ma se li condivide con altri ce la può fare”.