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Occhiobello: Vera Gheno e la forza delle parole per prevenire il bullismo

“Le parole sono ovunque, non solo nei libri”. La sociolinguista Vera Gheno, ospite a Occhiobello della rassegna Incontri con l’autore in Polesine, ha parlato delle ipotesi circa l’atto generativo del linguaggio e della relazione con la lingua come una relazione d’amore.

Nel saggio Grammamanti (Einaudi), la sociolinguista esplora quello che spesso gli esseri umani narranti e narrati danno per scontato: il rapporto con le parole, così fondamentale sin dalla nascita perché laddove manchi un’attenzione affettiva fatta anche di parole, questa mancanza segnerà i piccoli nella loro crescita. “I bulli peggiori – scrive Vera Gheno – sono persone che, disgraziatamente, non hanno imparato ad ascoltare se stesse, non si sono concesse la comprensione di sé (o non ne hanno avuto modo). E allora, forse, dare alle persone più parole può portare anche a evitare episodi di bullismo”. Fare parlare i ragazzi può aiutare a farli sentire meglio, a capirsi e farsi capire.

L’autrice, ripercorrendo i consigli per essere grammamanti, ha spiegato che se la regola socratica del sapere di non sapere fosse considerata, si eviterebbe quella fastidiosa tuttologia basata sulla presunzione di intervenire senza competenze. Anche seguire una “dieta mediatica varia” che comprenda le serie tv aiuta a essere grammamanti, perché le serie tv aiutano a capire la contemporaneità.

Infine, come anche citato nel libro, un invito a dire più spesso grazie “perché è un termine che apre mille possibilità”.

La rassegna Incontri con l’autore in Polesine è stata promossa dalla Provincia, in collaborazione con la fondazione Aida.

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