La cosiddetta Legge Calderoli, recentemente messa in discussione da una sentenza della Corte Costituzionale, ha suscitato molta discussione e profonde divergenze nel nostro Paese, tra chi, come la Lega ed altre forze politiche di Governo, la ritengono un passaggio migliorativo per le regioni settentrionali ed uno stimolo a fare meglio per quelle meridionali, e chi, soprattutto tra le forze politiche dell’opposizione (una volta tanto unite) ed i sindacati, la ritengono ingiusta e profondamente divisiva e portatrice di disuguaglianze.
Va ricordato che la proposta di referendum abrogativo della normativa sull’Autonomia differenziata è stata appoggiata da oltre un milione di elettori che, in piena estate, si sono recati ai banchetti o hanno firmato on line tale proposta.
Una discussione seria ed approfondita risulta quindi quantomai interessante, soprattutto se coinvolge personalità che, con interventi nel dibattito o addirittura con libri recentemente pubblicati, non si sono limitati alla valutazione del contenuto della Legge Calderoli, ma hanno provato a valutarne le conseguenze per i cittadini, sia del Nord che del Sud d’Italia.
Tra questi ultimi un posto importante lo ricopre Stefano Fassina, già amministratore del Comune di Roma, membro del parlamento e viceministro dell’Economia. Il suo libro “Perché l’autonomia differenziata fa male anche al nord”, uscito da pochi mesi per le Edizioni Castelvecchi con la prefazione di Pierluigi Bersani, è infatti tra i più letti del periodo.
Per approfondirne la conoscenza il Circolo Culturale ARCI 2 giugno 1946 e CGIL Rovigo organizzano una conferenza, che si terrà giovedì 28 novembre alle ore 18 presso la sala G. Cavazzini della sede di Piazza Tien An Men; dialogheranno sul tema l’autore Stefano Fassina e Michele Di Bari, Ricercatore in Diritto Pubblico Comparato presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Modera la discussione il giornalista e scrittore Maurizio Romanato.
Per informazioni: Circolo Culturale ARCI 2 giugno 1946, Piazza Tien An Men 1, tel. 0425 0494943 e 349 4955818, circolo2giugno46@gmail.com, www.bluetu.it