Il Presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese interviene in relazione al comunicato congiunto delle segreterie SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) di Ferrara e Rovigo su bracconaggio ittico soprattutto nell’area del Delta del Po. “L’organico della Polizia Provinciale – commenta – è stabilito dalla Regione Veneto, che finanzia i costi sostenuti per il Servizio e determina il numero degli Agenti in servizio per ciascuna delle 7 Province. In particolare, l’allegato alla DGR 269/2023 “Accordo integrativo alle Convenzioni stipulate tra la Regione del Veneto e le Province Venete e la Città Metropolitana di Venezia di cui alla DGR n. 1886 del 29 dicembre 2021, relativo agli Obiettivi assunzionali di nuovo personale dei Corpi Provinciali della Polizia Ittico Venatoria per il triennio 2023 -2025″ ha disposto per Rovigo, a regime entro il 2025, 15 unità (più un istruttore amministrativo), inclusa l’assegnazione di un’elevata qualificazione per un responsabile, elemento che denota la volontà di più adeguatamente strutturare il servizio stesso. La Provincia di Rovigo – prosegue Ferrarese – grazie al lavoro svolto dalla Polizia provinciale (il cui servizio di pattuglia è organizzato sui tre ambiti dell’alto, medio e basso Polesine) esercita le funzioni di vigilanza sul territorio, al fine di prevenire reati di bracconaggio a protezione della fauna selvatica e preservazione delle risorse ittiche nonché il controllo della fauna selvatica nociva per prevenire danni alle colture e alle opere irrigue. Contestualmente – conclude il Presidente – prosegue il rinnovo di mezzi, dotazioni e attrezzature grazie alla Regione Veneto che annualmente destina fondi allo scopo: nel 2024, ad esempio, sono stati acquistati due visori notturni e un drone, così da consentire il monitoraggio in condizioni di scarsa visibilità e su un territorio molto vasto, ricco di corsi d’acqua e contraddistinto da ampie zone aperte, specie nella zona del Delta”.
“E’ indubbio che, in questo come in altri settori, la riforma Delrio abbia provocato e stia provocando criticità e problemi: la nostra missione, come Province, è quella di far sentire la voce di chi (come quella dei lavoratori) è conscio, perché la vive tutti i giorni, che questa è una situazione la cui valutazione non è più procrastinabile. Il territorio ha bisogno del suo livello di governo dell’area vasta e tutto ciò può essere risolto solo con Province che possano effettivamente governare in relazione ai bisogni che si rilevano sui territori stessi. Tuttavia, pure nella condizione attuale, vivendo ogni giorno l’impegno a far funzionare al meglio i servizi, ci troviamo a rilevare un positivo riscontro della nostra Regione in tema di personale della Polizia provinciale e questo, quanto meno, ci fornisce una prospettiva certamente perfettibile ma almeno più coerente e soprattutto più dignitosa per quanto riguarda le politiche di sicurezza del nostro ambito. Comprendo bene quanto rilevato dal sindacato, e ne apprezzo le finalità; è di tutta evidenza, infatti, che ci troviamo dalla stessa parte della barricata nel voler tutelare il territorio, il servizio e i lavoratori del settore”.
