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Rovigo ha celebrato l’80° Anniversario della Liberazione

Rovigo ha celebrato il 25 aprile. Oggi, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, la sala consiliare di palazzo Nodari ha ospitato  una seduta congiunta del Consiglio Comunale e del Consiglio Provinciale.

A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio Comunale Mattia Moretto che ha coordinato la cerimonia svoltasi alla presenza di tutte le autorità civili e militari. Prima dei saluti, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco. Poi la parola è passata al sindaco Valeria Cittadin e, a seguire, al presidente della provincia Enrico Ferrarese e al prefetto Franca Tancredi.

Sono seguiti gli interventi degli studenti universitari e tutor della   Consulta provinciale  degli studenti di Rovigo, Alessandro Secondi e Monsif Sobti e dello storico  giornalista e scrittore Gian Antonio Stella.

Proprio questo intervento, che doveva essere il momento centrale della cerimonia, ha suscitato diverse perplessità. risultando di difficile interpretazione se non addirittura fuori tempo e luogo.

Una lunga prolusione incentrata sull’elencazione di fatti tragici che rappresenterebbero gli “errori” commessi dalla Resistenza non ha portato a mettere nella necessaria evidenza i meriti di chi ha ridato la libertà al nostro Paese. Insomma, una analisi poco equilibrata, nel momento e nel luogo sbagliati.

Il richiamo al rispetto dei tempi da parte della Sindaca di Rovigo ha ridotto anche l’inevitabile richiamo alla figura di Giacomo Matteotti, nel centenario dell’assassinio per mano fascista, ad una affrettata riflessione con scarso costrutto. Insomma, si potrebbe riassumere, una occasione perduta.

Al termine la cerimonia si è spostata in piazza Vittorio Emanuele II per l’alzabandiera (a mezz’asta per il lutto nazionale di papa Francesco) e la deposizione delle corone in Gran Guardia.

Un momento solenne di riflessione e memoria, per rendere  omaggio a chi ha lottato per la libertà e la democrazia del nostro Paese.

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