Siamo giunti alla vigilia della decisione finale sulla possibilità di sottoporre o meno a Valutazione di Impatto ambientale il progetto di trasformazione di quello che oggi è un semplice deposito rifiuti in via Amendola, in un impianto di trattamento ad alte temperature di materiali (fanghi o terreni) che contengono rifiuti tossici.
Le Associazioni “Forum dei cittadini” e “Civica per Rovigo” per una maggiore informazione dei cittadini, esprimono pubblicamente la richiesta che il progetto ECOPOL venga assoggettato e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e dichiarano le motivazioni che rendono necessario questo procedimento, previsto dalla legge nei casi di impianti che possono creare rischi alla salute dei cittadini e all’ambiente.
Si tratta di impianto che si colloca alle porte della città e con possibili emissioni in atmosfera, ma anche nell’acqua e nel suolo, che possono interessare l’intero centro urbano di Rovigo, in particolare le frazioni di Concadirame, Roverdicrè, San Pio X, ma in considerazione della facilità di trasporto degli inquinanti in atmosfera la loro diffusione può estendersi anche ai comuni confinanti di Lusia, Costa e Villanova del Ghebbo.
Il progetto presentato dalla ditta ECOPOL sull’impianto di via Amendola, attualmente autorizzato dalla Regione a stoccaggio rifiuti, prevede la trasformazione in un’attività di trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, tramite desorbimento termico. Questo processo consiste in un trattamento dei rifiuti fino a temperature di oltre 600 gradi. Il trattamento prevede la volatilizzazione e successivamente la post combustione di ingenti quantitativi di idrocarburi aromatici e policiclici, clorobenzeni, fitofarmaci, ammine e diossine, sostanze di per sé potenzialmente molto inquinanti tossiche e nocive per la salute, che possono costituire un grande rischio per la popolazione.
La ditta proponente richiede alla commissione provinciale competente per questo progetto una NON assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale, quindi di fatto una procedura autorizzativa diretta, che non considera in modo specifico tutti gli impatti e la compatibilità ambientale. Invece appare chiaro che le implicazioni ambientali e di salute pubblica determinano la necessità di una indagine ampia, che accerti gli effetti dei trattamenti eseguiti e della potenziale tossicità delle sostanze emesse, per una massima tutela della salute dei cittadini e delle matrici acqua e suolo che vengono interessate dal flusso degli inquinanti.
I motivi per cui le Associazioni civiche ribadiscono la necessità di sottoporre il progetto a Valutazione di impatto ambientale sono molteplici e richiedono una valutazione preventiva, completa, approfondita e specifica, anche con la partecipazione pubblica dei cittadini e delle associazioni all’esame del progetto, proprio come prevede la VIA stessa a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Il primo e più grave rischio è costituito dalle sostanze che vengono emesse in atmosfera dopo trattamenti ad alte temperature di sostanze tossiche, ma anche la collocazione dell’impianto su una strada stretta e molto trafficata crea problemi di viabilità e sicurezza stradale con un considerevole aumento del traffico di mezzi pesanti. Inoltre l’area circostante è zona agricola coltivata e limitrofa al territorio comunale di Costa e Lusia, dove si producono colture orticole di qualità, dove vi possono essere quindi anche rischi per la sicurezza alimentare dei prodotti e di un loro potenziale deprezzamento.
Si rende quindi necessario che venga attivata la Valutazione di Impatto Ambientale, come previsto dalla legge, in virtù della tipologia di industria, che presenta caratteristiche di elevata insalubrità, della collocazione dell’impianto, della vicinanza di insediamenti abitativi e di attività agricole produttive di alto valore economico.
La Provincia stessa, a salvaguardia e rispetto primariamente della salute dei cittadini ma anche delle tutele economiche ed ambientali più generali, dovrebbe richiedere un adeguato approfondimento tecnico e tossicologico sulle emissioni e rilievi sul quadro di compatibilità ambientale da parte di Enti e tecnici terzi competenti, attraverso quindi una Valutazione di impatto ambientale.
Nel mese di agosto si sono svolti diversi incontri pubblici molto partecipati da cittadini e associazioni ambientaliste sulle problematiche del progetto ECOPOL e sono state raccolte 2300 firme per richiedere di sottoporre a VIA il progetto, consegnate in un incontro con il Presidente della Provincia
Le Associazioni “Forum dei cittadini” e “Civica per Rovigo” ritengono assolutamente necessario, come prevede la legge per impianti ad alto rischio ambientale e per la salute dei cittadini, che questo progetto venga sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, proprio per verificare preventivamente tutti gli effetti sul territorio e sulla salute dei cittadini, visto che molte sostanze oggetto di trattamenti sono potenzialmente tossiche e cancerogene.
Associazione Forum dei Cittadini
Associazione Civica per Rovigo