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Si chiude in bellezza (ed amore) la Settimana dei diritti umani

Si è conclusa in un trionfo di folla festante e partecipe una straordinaria edizione della Settimana dei Diritti Umani – D(i)ritti al futuro, con la tre giorni finale di Voci per la Libertà, una canzone per Amnesty, ma senza dimenticare i tanti appuntamenti offerti da circa 40 associazioni operative in Polesine.

L’ultima giornata si è aperta alle 17 in sala gran Guardia con  “La voce delle donne libere”, incontro con Stefano Galieni, autore del libro “Sconfinate”.
Promosso da Di tutti i colori.

Alle 18 l’atteso incontro pubblico, promosso da Voci per la libertà e Amnesty International, con Diodato, vincitore Premio Amnesty International Italia sezione Big, che ha dialogato con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia, e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà. Non è mancato il saluto del Sindaco Valeria Cittadin alla presenza anche dell’assessore Nadja Bala, che ha evidenziato il valore dell’iniziativa e la volontà di mantenerla anche per il futuro.

Alle 19,30 in sala della Gran Guardia l’ultimo incontro di discussione, “Tutti gli occhi sulla Palestina. Ciò che non sappiamo sulla Palestina di ieri e di oggi”. Dialogo con Christian D’Elia, coautore di “J’accuse” e Alae Al Said autrice di “Sabun”, anche questo promosso da Voci per la libertà e Amnesty International.

Infine una serata straripante di pubblico e partecipazione in una Piazza Vittorio Emanuele gremita di pubblico come solo in rarissime occasioni per la finale di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” con i migliori 5 artisti emergenti, con guest stars GLORIA ROGATO e DIODATO, vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con “La mia terra”. Presentatori Savino Zaba (Rai1 – Radio1), Carmen Formenton (Voci per la Libertà) e Manola Borgato (Radio Kappa).

Ha portato il saluto dell’Ammi9nistrazione comunale l’assessore Matteo Zangirolami, che ha ricordato Giacomo Matteotti nel centenario dell’assassionio per mano fascista e ha ringraziato l’Amministrazione precedente, guidata da Edoardo Gaffeo, per avere promosso una manifestazione così importante, impegnandosi a sua volta per continuarla negli anni prossimi, ricevendo per questo il plauso di Sabino Zaba. 

Nel corso del suo toccante e sentito live, formato da ben 4 canzoni eseguite davanti ad un pubblico felice, il vincitore di Sanremo è stato accompagnato da Rodrigo d’Erasmo.

Prima del concerto Diodato ha ricevuto il premio Amnesty, dalle mani di Michele Lionello, direttore artistico del Festival. Alla fine è stato premiato il vincitore della sezione emergenti, premiato dalla combinazione della Giuria tecnica e di quella popolare, che ha ricevuto il premio dalla mani di Diodato.

Alla fine un grandissimo applauso e la promessa di rivederci il prossimo anno con una nuova edizione della Settimana dei Diritti Umani.

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