Poco prima delle ore 13 del 5 Marzo 1997, il Presidente della Repubblica Luigi Scalfaro, inaugurava insieme ad altre autorità, l’Ospedale Pubblico San Luca di Trecenta. Tra queste, il D.G. dell’ULSS 18, Dr. Gianni Tessari, che spiegava al Presidente Scalfaro cosa era stato necessario fare prima della realizzazione di questa importante struttura (progettata per 360 posti letto, ridotti oggi a poche decine): c’era stata la chiusura di 4 altri vecchi ospedali, a Lendinara, Badia Polesine, Castelmassa e Trecenta!
Bene! Di questi, tre sono stati riutilizzati a fini socio-sanitari, il quarto, realizzato a partire dal lascito di beni, concesso nel 1916 dalla Famiglia Rossi, per uso Sanitario al Comune di Trecenta, sta invece letteralmente crollando!!! Non c’è stato altro uso socio-sanitario, non si sono costruite (magari in accordo con ATER), case popolari o di comunità (in particolare per persone anziane bisognose di assistenza sociale e di servizi), non c’è stato un suo uso utile per la Scuola Media Superiore IPSAA di Trecenta (settore Agricolo e Risto- Alberghiero), non si è neanche realizzato un uso pubblico dell’area dell’ex-Casa Rossi, al servizio delle scuole Elementari e Medie di Via De Amicis, ecc.. Risultato: Niente di buono, rischia solo di crollare tutto!
ROVIGO – VECCHIO OSPEDALE PRIVATO – ANCORA UN OTTIMO AFFARE!
Se ben ricordo, nel febbraio 2002 il comune di Rovigo approvò una variante al PRG che consentiva alla proprietà della Clinica Città di Rovigo di costruire un nuovo ospedale nel capoluogo polesano. Per il vecchio ospedale privato, era stata prevista l’attivazione di una nuova Residenza Sanitaria Assistenziale. RSA mai fatta nel vecchio policlinico, bensì costruita con altra autorizzazione comunale vicino alla nuova sede della clinica privata Città di Rovigo.
100 nuovi posti letto, che, dalla loro attivazione, hanno anche pesantemente influito sui bilanci della Casa di Riposo pubblica rodigina, l’IRAS. Come si può vedere l’IMPRENDITORE PRIVATO DI SERVIZI SANITARI E SOCIO-SANITARI convenzionati (pagati per gran parte con soldi pubblici), smette l’uso di un immobile, ottiene di poterlo usare in altro modo, decide di non usare più quell’immobile per l’uso prima previsto (RSA), decide di costruire una RSA vicino alla nuova clinica, ottiene per tale RSA 100 posti letto convenzionati (con rette pagate anche con soldi pubblici) e, pertanto il vecchio suo immobile ospedaliero, non usato come RSA, che fine farà? Rischierà di crollare su se stesso come il vecchio ospedale pubblico di Trecenta? Ma ci mancherebbe altro! E proprio per confermare la grande capacità dell’imprenditoria privata, rispetto a certi “imprenditori-amministratori pubblici”, apprendiamo ora dalla stampa che al posto dell’ex-clinica privata, nascerà un nuovo centro residenziale. Dunque via alle ruspe: l’approvazione della variante al piano degli interventi darà il via libera al progetto di demolizione integrale degli edifici e alla successiva ricostruzione per una volumetria massima pari a 14mila metri cubi.
Insomma, mentre la dismissione di un ospedale pubblico come quello di Trecenta, ha portato ad un disastro edilizio ed economico di gravità inaudita, la dismissione a Rovigo di un ospedale privato invece, è stata seguita: dalla costruzione di un nuovo ospedale privato, dalla possibilità per quello dismesso di diventare RSA (cosa non prevista per quello pubblico di Trecenta), di poter costruire tale nuova RSA in posizione adiacente il nuovo ospedale privato di Rovigo e, visto che non si poteva fare una casa di riposo nel vecchio policlinico, la proprietà di tale immobile ha ottenuto almeno di costruire nuove case (cosa certamente non prevista nella zona in cui sta crollando il vecchio ospedale di Trecenta).
Cari cittadini, cosa si può pensare? Che gli imprenditori privati della sanità, siano più bravi degli amministratori pubblici dei nostri enti locali e sanitari? O secondo voi esiste qualche altra risposta? Perché un vecchio ospedale privato è rimasto comunque un buon affare, mentre un vecchio ospedale pubblico è diventato un rudere, pericoloso e offensivo di ogni logica economica?
Trecenta, 29 Aprile 2025 – Guglielmo Brusco – PRC – Sanità Polesine.