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CGIA: ANCHE NEL 2024, ASSIEME A LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA, IL VENETO TRAINERA’ IL PAESE

Anche nel 2024 la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto saranno le regioni che traineranno il Pil reale nazionale che, stando ai principali istituti di statistica, dovrebbe attestarsi attorno al +0,7 per cento, contro il +0,1 per cento della Germania, il +0,7 per cento della Francia e il +2,1 per cento della Spagna[1].

Tornando ai dati di casa nostra, le previsioni di crescita elaborate dall’Ufficio studi della CGIA su dati Prometeia ci dicono che in Lombardia la stima di crescita per l’anno in corso dovrebbe essere dello 0,95 per cento, in Emilia Romagna dello 0,86 per cento e in Veneto dello 0,80 per cento. Tra le due regioni del Nordest, comunque, si inserirebbe la Valle d’Aosta con un aumento della ricchezza dello 0,81 per cento. Un risultato, quest’ultimo, senz’altro positivo, ma con un impatto sull’economia nazionale contenutissimo, visto che la provincia valdostana ha un Pil in valore assoluto molto modesto e conta solo 123 mila abitanti.

Ricordiamo, invece, che messe assieme, le altre tre regioni richiamate più sopra producono il 41 per cento del Pil nazionale, il 53 per cento circa delle esportazioni italiane e vi risiedono oltre 19 milioni di persone, il 33 per cento dell’intera popolazione presente nel nostro Paese.   

Se le altre regioni del Centronord cresceranno tutte con incrementi che vanno dallo 0,5 per cento in su, per contro le realtà geografiche del Mezzogiorno segneranno una variazione di crescita, sebbene sempre anticipata dal segno più, ma di modesta entità. Ad eccezione della Campania che dovrebbe aumentare il proprio Pil reale dello 0,57 per cento, le previsioni della Sardegna sono pari al +0,49 per cento, per la Sicilia al +0,46 per cento, per la Basilicata al +0,37 per cento, per la Puglia al +0,36 per cento, per l’Abruzzo e per la Calabria al +0,23 per cento e per il Molise al +0,22 per cento (vedi Fig. 1). E’ vero che le distanze tra le regioni sono “millimetriche”, tuttavia la spaccatura tra Nord e Sud, anche in termini di aumento del Pil reale per l’anno in corso,  è molto evidente. 

  • Male moda, automotive e metallurgico. Bene turismo, tengono export e consumi 

Se, come ha avuto modo di segnalare nelle settimane scorse la Banca d’Italia[2], nel 2024 la crescita dell’Italia sarà molto contenuta e in massima parte sostenuta dal buon andamento dei servizi (in particolare dal turismo) e delle esportazioni. In Veneto, l’industria in senso stretto, invece, è destinata a subire un deciso ridimensionamento: in particolare nella moda (tessile, abbigliamento, calzature e accessori), nel settore della produzione delle macchine per il caldo/freddo, nell’automotive e nel metallurgico (produzioni siderurgiche, di semilavorati e di preziosi). Con il venir meno degli effetti del Superbonus, anche l’edilizia subirà una decisa flessione, senza contare che c’è una parte importante del nostro settore metalmeccanico che lavora per il mercato tedesco che risente delle difficoltà economiche presenti in Germania da almeno un anno e mezzo. Anche gli investimenti non dovrebbero subire particolari incrementi, mentre i consumi delle famiglie sono destinati a salire nella seconda parte dell’anno, dopo la flessione registrata tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. 

  • Rispetto all’anno pre Covid, il Pil del Veneto è cresciuto del +4,6%

Se misuriamo la variazione del Pil reale tra il 2024 e il 2019 (anno pre pandemico), quasi tutte le regioni hanno recuperato abbondantemente il terreno perduto, in particolare nel 2020 che, ricordiamo, ha costretto tantissime attività economiche a chiudere e buona parte degli italiani a rimanere in casa. Ebbene, se da questo confronto la Lombardia può contare su un Pil del 6,65 per cento superiore al dato conseguito nel 2019, la Puglia ha registrato uno straordinario +6,18 per cento e l’Emilia Romagna +5,62 per cento. Bene anche le altre tre regioni del Nordest: se il Trentino Alto Adige può contare su una variazione del +4,98 per cento, il Friuli Venezia Giulia del +4,77 per cento e il Veneto del +4,60 per cento. Le uniche realtà che, invece, non sono ancora ritornate ai livelli pre-Covid sono l’Abruzzo con il -0,23 per cento e l’Umbria con il -0,26 per cento (vedi Fig. 2).

  • Milano, Pavia, Vicenza, Bologna e Modena sono le province “battistrada”

L’elaborazione dell’Ufficio studi della CGIA su dati Prometeia ha osservato anche la crescita del valore aggiunto reale[3] delle 107 province presenti nel nostro Paese. Ebbene, a guidare la classifica nazionale è Milano: si stima che nel capoluogo regionale lombardo la crescita sarà dell’1,14 per cento. Seguono Pavia con il +1,01 per cento, Vicenza con il +0,98 per cento, Bologna con il +0,95 per cento, Modena con il +0,92 per cento e Pordenone con il +0,88 per cento.  Tra tutti i territori analizzati, nove dovrebbero registrare una crescita negativa, scivolando così verso la recessione economica. Le situazioni più difficili parrebbero interessare Crotone e Isernia, entrambe con -0,13 per cento, Ragusa con il -0,14 per cento e, maglia nera nazionale, Vibo Valentia con il -0,23 per cento. Infine, mettendo a confronto la il valore aggiunto previsto nel 2024 con quello del 2019 (anno pre Covid), Rieti ha registrato una straordinaria variazione pari al +14,34 per cento; la più alta di tutto il Paese. Seguono Siracusa con il +12,95 per cento, Taranto con il +12,69 per cento e Modena con il +11,60 per cento. Diversamente, sono una dozzina le province che nell’arco temporale analizzato non hanno ancora recuperato il livello che avevano raggiunto 5 anni fa. Le situazioni più critiche riguardano Fermo con una variazione del valore aggiunto del -2,06 per cento, L’Aquila con il -2,14 per cento, Sondrio con il -3,26 per cento e Firenze con il -3,68 per cento (vedi Tab. 1).

  • Southern (Irlanda) è la regione più ricca d’UE. Bolzano, la prima delle italiane, è solo al 13° posto

Sempre da un’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi CGIA su dati pubblicati recentemente dall’Eurostat e riferiti al 2022, emerge che nella classifica del Pil pro capite a parità di potere d’acquisto delle 240 regioni presenti nell’Unione Europea, la regione più ricca è l’irlandese Southern con un importo pari a 101.200 euro. Seguono Luxembourg con 90.900 euro e l’irlandese Eastern and Midland con 87.600 euro. La Provincia Autonoma di Bolzano è il primo territorio italiano che nella graduatoria generale si colloca, però, al 13° posto con 56.900 euro. Seguono la Provincia Autonoma di Trento al 33° posto con 46.100 euro, la Lombardia al 34° posto con 46.000 euro e la Valle d’Aosta al 35° posto con 45.700 euro.  Come era ovvio attendersi, le nostre regioni del Mezzogiorno sono concentrate nella parte bassa della classifica. La Puglia, ad esempio, è al 200° posto con un Pil pro capite di 22.900 euro, la Campania è al 205° posto con 22.200 euro, la Sicilia al 211°  con 21.000 euro e, infine, la Calabria è al 215° posto con 20.300 euro. Fanalino di coda in Ue è la regione bulgara di Severozapaden con soli 14.100 euro. Va altresì segnalato che rispetto al 2019 (anno pre Covid), nella graduatoria europea del Pil pro capite tutte le nostre regioni del Nord (ad eccezione del Piemonte che è sceso di tre posizioni) o non hanno perso terreno (il Veneto) o hanno migliorato la posizione che occupavano prima della crisi pandemica (tutte le altre). Diversamente, le nostre regioni meridionali, ad eccezione del Molise e della Basilicata, sono scivolate ulteriormente verso il fondo della classifica generale, in particolare la Calabria, la Campania e la Sicilia che hanno perso rispettivamente quattro, cinque e sei posizioni a livello europeo (vedi Tab. 2).

 

Tab. 1 – La crescita del valore aggiunto reale in Veneto (*)

(analisi provinciale)

Rank

nazionale per crescita 2024

Province nel 2024 rispetto ai livelli pre-Covid (2019) Crescita
2024
3 Vicenza +7,61 +0,98
10 Belluno -1,77 +0,80
14 Verona +5,95 +0,65
16 Padova +7,33 +0,63
23 Treviso +5,94 +0,60
40 Rovigo +5,65 +0,49
65 Venezia -0,51 +0,35
  ITALIA +4,33 +0,57

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Prometeia (aprile 2024)

 (*) Il valore aggiunto è quella variabile che approssima il Pil di un territorio a livello provinciale, in quanto il Pil è disponibile con dettaglio minimo a livello regionale; il valore aggiunto equivale al Pil al netto delle imposte indirette e rappresenta la ricchezza annua «aggiunta» all’economia o, meglio, la crescita economica di quel territorio.

Tab. 3 – Classifica del PIL procapite nei territori NUTS2 europei

(valori in euro a parità di potere d’acquisto)

Rank
2022
Regione o territorio
(NUTS2)
Paese 2019 2022 Var. ass.
2022-2019
Var. %
2022/2019
Posizioni guadagnate (+) o perse (-) tra 2019-2022
1 Southern Irlanda 64.200 101.200 +37.000 +57,6 +3
2 Luxembourg Lussemburgo 78.900 90.900 +12.000 +15,2 -1
3 Eastern and Midland Irlanda 68.100 87.600 +19.500 +28,6 -1
4 Praha Repubblica Ceca 64.600 73.400 +8.800 +13,6 -1
5 Région de Bruxelles-Capitale Belgio 63.400 69.500 +6.100 +9,6 +0
6 Hamburg Germania 61.300 69.100 +7.800 +12,7 +0
7 Hovedstaden Danimarca 50.900 67.800 +16.900 +33,2 +5
8 Bucureşti-Ilfov Romania 50.000 62.900 +12.900 +25,8 +6
9 Oberbayern Germania 55.300 60.000 +4.700 +8,5 -1
10 Noord-Holland Paesi Bassi 53.100 59.400 +6.300 +11,9 -1
11 Ile de France Francia 56.700 57.900 +1.200 +2,1 -4
12 Warszawski stołeczny Polonia 50.100 57.200 +7.100 +14,2 +1
13 Prov. Aut. Bolzano Italia 48.700 56.900 +8.200 +16,8 +4
14 Stockholm Svezia 51.700 56.700 +5.000 +9,7 -4
15 Utrecht Paesi Bassi 49.700 56.400 +6.700 +13,5 +0
16 Budapest Ungheria 47.700 56.100 +8.400 +17,6 +4
17 Prov. Brabant wallon Belgio 49.600 54.000 +4.400 +8,9 -1
18 Salzburg Austria 47.000 52.500 +5.500 +11,7 +3
19 Vorarlberg Austria 42.000 52.000 +10.000 +23,8 +10
20 Bratislavský kraj Slovacchia 51.000 51.900 +900 +1,8 -9
21 Darmstadt Germania 48.000 51.700 +3.700 +7,7 -2
22 Stuttgart Germania 48.300 51.200 +2.900 +6,0 -4
23 Bremen Germania 44.100 51.000 +6.900 +15,6 +2
24 Wien Austria 46.200 50.400 +4.200 +9,1 -2
25 Prov. Antwerpen Belgio 43.400 50.400 +7.000 +16,1 +2
26 Helsinki-Uusimaa Finlandia 44.700 49.500 +4.800 +10,7 -2
27 Prov. Vlaams-Brabant Belgio 39.900 48.100 +8.200 +20,6 +7
28 Grad Zagreb Croazia 38.900 47.400 +8.500 +21,9 +14
29 Sostinės regionas Lituania 38.400 47.000 +8.600 +22,4 +15
30 Groningen Paesi Bassi 36.000 46.900 +10.900 +30,3 +25
31 Noord-Brabant Paesi Bassi 40.200 46.900 +6.700 +16,7 +2
32 Braunschweig Germania 46.400 46.300 -100 -0,2 -10
33 Prov. Aut. Trento Italia 39.600 46.100 +6.500 +16,4 +4
34 Lombardia Italia 39.900 46.000 +6.100 +15,3 +1
35 Valle d’Aosta Italia 39.000 45.700 +6.700 +17,2 +5
36 Tirol Austria 42.100 45.600 +3.500 +8,3 -8
37 Övre Norrland Svezia 36.500 45.500 +9.000 +24,7 +14
38 Mittelfranken Germania 42.400 45.400 +3.000 +7,1 -11
39 Oberösterreich Austria 40.300 45.100 +4.800 +11,9 -7
40 Zuid-Holland Paesi Bassi 38.400 44.900 +6.500 +16,9 +5
41 Karlsruhe Germania 41.700 44.600 +2.900 +7,0 -11
42 Tübingen Germania 41.200 44.300 +3.100 +7,5 -11
43 Oberpfalz Germania 39.700 43.700 +4.000 +10,1 -7
44 Berlin Germania 38.900 43.400 +4.500 +11,6 -3
45 Köln Germania 39.500 42.900 +3.400 +8,6 -7
46 Midtjylland Danimarca 36.400 42.300 +5.900 +16,2 +6
47 Düsseldorf Germania 38.500 42.100 +3.600 +9,4 -4
48 Emilia Romagna Italia 36.600 41.600 +5.000 +13,7 +1
49 Comunidad de Madrid Spagna 39.000 41.400 +2.400 +6,2 -10
50 Rheinhessen-Pfalz Germania 34.500 41.300 +6.800 +19,7 +15
51 Unterfranken Germania 38.000 41.200 +3.200 +8,4 -5
52 Limburg Paesi Bassi 35.000 41.200 +6.200 +17,7 +12
53 Prov. West-Vlaanderen Belgio 35.700 41.000 +5.300 +14,8 +7
54 Niederbayern Germania 36.700 40.900 +4.200 +11,4 -6
55 Västsverige Svezia 36.000 40.900 +4.900 +13,6 +2
56 Syddanmark Danimarca 35.300 40.500 +5.200 +14,7 +6
57 Åland Finlandia 35.900 40.100 +4.200 +11,7 +1
58 Schwaben Germania 37.300 39.800 +2.500 +6,7 -11
59 Steiermark Austria 36.000 39.700 +3.700 +10,3 -4
60 Prov. Oost-Vlaanderen Belgio 33.500 39.700 +6.200 +18,5 +12
61 Zeeland Paesi Bassi 31.500 39.200 +7.700 +24,4 +30
62 Kärnten Austria 33.700 38.900 +5.200 +15,4 +7
63 Detmold Germania 35.800 38.900 +3.100 +8,7 -3
64 Freiburg Germania 36.200 38.800 +2.600 +7,2 -11
65 Hannover Germania 36.100 38.800 +2.700 +7,5 -12
66 Oberfranken Germania 35.700 38.800 +3.100 +8,7 -4
67 Lazio Italia 35.200 38.800 +3.600 +10,2 -4
68 Veneto Italia 34.200 38.700 +4.500 +13,2  0
69 Overijssel Paesi Bassi 33.400 38.600 +5.200 +15,6 +4
70 Zahodna Slovenija Slovenia 33.100 38.600 +5.500 +16,6 +6
71 País Vasco Spagna 36.500 38.600 +2.100 +5,8 -19
72 Mellersta Norrland Svezia 31.700 38.500 +6.800 +21,5 +17
73 Gelderland Paesi Bassi 33.500 38.400 +4.900 +14,6 -1
74 Friuli Venezia Giulia Italia 32.700 37.600 +4.900 +15,0 +8
75 Niederösterreich Austria 33.000 37.300 +4.300 +13,0 +2
76 Northern and Western Irlanda 25.200 37.300 +12.100 +48,0 +72
77 Liguria Italia 32.900 37.200 +4.300 +13,1 +4
78 Malta Malta 32.600 36.800 +4.200 +12,9 +6
79 Provence-Alpes-Côte d’Azur Francia 30.600 36.700 +6.100 +19,9 +19
80 Nordjylland Danimarca 32.900 36.600 +3.700 +11,2 -1
81 Kassel Germania 34.300 36.500 +2.200 +6,4 -14
82 Toscana Italia 33.100 36.500 +3.400 +10,3 -6
83 Östra Mellansverige Svezia 31.500 36.500 +5.000 +15,9 +9
84 Weser-Ems Germania 33.400 36.400 +3.000 +9,0 -11
85 Comunidad Foral de Navarra Spagna 34.400 36.400 +2.000 +5,8 -19
86 Småland med öarna Svezia 31.300 36.400 +5.100 +16,3 +8
87 Área Metropolitana de Lisboa Portogallo 32.000 36.100 +4.100 +12,8 +0
88 Sydsverige Svezia 31.900 35.900 +4.000 +12,5 +0
89 Piemonte Italia 32.000 35.700 +3.700 +11,6 -3
90 Arnsberg Germania 32.600 35.600 +3.000 +9,2 -7
91 Rhône-Alpes Francia 33.200 35.200 +2.000 +6,0 -16
92 Saarland Germania 32.900 35.100 +2.200 +6,7 -12
93 Cataluña Spagna 33.700 35.000 +1.300 +3,9 -24
94 Norra Mellansverige Svezia 29.900 35.000 +5.100 +17,1 +11
95 Länsi-Suomi Finlandia 30.000 34.700 +4.700 +15,7 +7
96 Gießen Germania 32.300 34.700 +2.400 +7,4 -10
97 Münster Germania 31.500 34.700 +3.200 +10,2 -6
98 Leipzig Germania 31.100 34.600 +3.500 +11,3 -3
99 Prov. Limburg Belgio 29.700 34.500 +4.800 +16,2 +7
100 Yugozapaden Bulgaria 27.900 34.500 +6.600 +23,7 +16
101 Etelä-Suomi Finlandia 30.300 34.300 +4.000 +13,2 -1
102 Schleswig-Holstein Germania 31.100 34.300 +3.200 +10,3 -5
103 Koblenz Germania 31.400 33.900 +2.500 +8,0 -10
104 Flevoland Paesi Bassi 29.300 33.600 +4.300 +14,7 +4
105 Pohjois- ja Itä-Suomi Finlandia 28.300 33.500 +5.200 +18,4 +10
106 Kýpros Cipro 29.100 33.400 +4.300 +14,8 +3
107 Aragón Spagna 30.900 33.400 +2.500 +8,1 -9
108 Friesland Paesi Bassi 27.700 33.100 +5.400 +19,5 +10
109 Dresden Germania 29.600 33.000 +3.400 +11,5 -2
110 Pays de la Loire Francia 29.200 32.200 +3.000 +10,3 -1
111 Marche Italia 28.400 32.200 +3.800 +13,4 +2
112 Alsace Francia 30.400 32.100 +1.700 +5,6 -12
113 Attiki Grecia 28.300 32.000 +3.700 +13,1 +1
114 Illes Balears Spagna 30.500 31.900 +1.400 +4,6 -16
115 La Rioja Spagna 30.200 31.900 +1.700 +5,6 -12
116 Algarve Portogallo 27.600 31.700 +4.100 +14,9 +4
117 Champagne-Ardenne Francia 27.400 31.600 +4.200 +15,3 +7
118 Dolnośląskie Polonia 24.900 31.600 +6.700 +26,9 +32
119 Drenthe Paesi Bassi 27.000 31.500 +4.500 +16,7 +9
120 Aquitaine Francia 28.800 31.100 +2.300 +8,0 -10
121 Brandenburg Germania 27.400 31.100 +3.700 +13,5 +3
122 Burgenland Austria 27.600 31.000 +3.400 +12,3 -5
123 Haute-Normandie Francia 27.500 31.000 +3.500 +12,7 +0
124 Midi-Pyrénées Francia 30.100 31.000 +900 +3,0 -20
125 Sachsen-Anhalt Germania 26.600 30.900 +4.300 +16,2 +11
126 Bretagne Francia 27.800 30.800 +3.000 +10,8 -9
127 Prov. Liège Belgio 26.100 30.300 +4.200 +16,1 +14
128 Eesti Estonia 25.900 30.100 +4.200 +16,2 +13
129 Thüringen Germania 27.000 30.100 +3.100 +11,5 -3
130 Sjælland Danimarca 27.500 30.000 +2.500 +9,1 -9
131 Trier Germania 28.400 30.000 +1.600 +5,6 -19
132 Bourgogne Francia 27.000 29.900 +2.900 +10,7 -5
133 Wielkopolskie Polonia 24.800 29.800 +5.000 +20,2 +18
134 Chemnitz Germania 26.800 29.600 +2.800 +10,4 -3
135 Śląskie Polonia 23.400 29.600 +6.200 +26,5 +27
136 Basilicata Italia 23.300 29.500 +6.200 +26,6 +28
137 Umbria Italia 26.600 29.500 +2.900 +10,9 +1
138 Mecklenburg-Vorpommern Germania 26.800 29.400 +2.600 +9,7 -8
139 Lüneburg Germania 26.600 29.300 +2.700 +10,2 -5
140 Jihovýchod Repubblica Ceca 26.300 29.300 +3.000 +11,4 +0
141 Nord-Pas de Calais Francia 26.700 29.100 +2.400 +9,0 -9
142 Castilla y León Spagna 26.800 29.100 +2.300 +8,6 -9
143 Poitou-Charentes Francia 26.600 29.000 +2.400 +9,0 -6
144 Auvergne Francia 26.700 28.800 +2.100 +7,9 -10
145 Centre — Val de Loire Francia 27.000 28.500 +1.500 +5,6 -19
146 Abruzzo Italia 25.700 28.300 +2.600 +10,1 -2
147 Pomorskie Polonia 22.200 28.200 +6.000 +27,0 +28
148 Cantabria Spagna 26.200 28.200 +2.000 +7,6 -7
149 Região Autónoma da Madeira Portogallo 23.800 28.100 +4.300 +18,1 +10
150 Střední Čechy Repubblica Ceca 26.800 28.100 +1.300 +4,9 -20
151 Prov. Namur Belgio 24.500 28.000 +3.500 +14,3 +3
152 Galicia Spagna 25.600 27.900 +2.300 +9,0 -7
153 Vest Romania 22.400 27.700 +5.300 +23,7 +21
154 Basse-Normandie Francia 25.500 27.600 +2.100 +8,2 -9
155 Principado de Asturias Spagna 25.000 27.600 +2.600 +10,4 -6
156 Franche-Comté Francia 24.700 27.000 +2.300 +9,3 -4
157 Corse Francia 25.800 26.800 +1.000 +3,9 -15
158 Languedoc-Roussillon Francia 24.500 26.800 +2.300 +9,4 -1
159 Picardie Francia 24.300 26.700 +2.400 +9,9 -2
160 Łódzkie Polonia 21.500 26.500 +5.000 +23,3 +23
161 Comunitat Valenciana Spagna 24.900 26.300 +1.400 +5,6 -12
162 Limousin Francia 24.700 26.200 +1.500 +6,1 -9
163 Prov. Hainaut Belgio 22.800 26.100 +3.300 +14,5 +4
164 Jihozápad Repubblica Ceca 24.500 26.000 +1.500 +6,1 -9
165 Lorraine Francia 24.000 25.900 +1.900 +7,9 -8
166 Mazowiecki regionalny Polonia 19.800 25.900 +6.100 +30,8 +31
167 Střední Morava Repubblica Ceca 23.600 25.900 +2.300 +9,7 -4
168 Molise Italia 21.900 25.800 +3.900 +17,8 +11
169 Alentejo Portogallo 22.400 25.800 +3.400 +15,2 +4
170 Vzhodna Slovenija Slovenia 23.000 25.800 +2.800 +12,2 -5
171 Latvija Lettonia 21.600 25.700 +4.100 +19,0 +11
172 Severovýchod Repubblica Ceca 23.800 25.600 +1.800 +7,6 -13
173 Sterea Elláda Grecia 18.500 25.500 +7.000 +37,8 +30
174 Prov. Luxembourg Belgio 22.500 25.400 +2.900 +12,9 -4
175 Vidurio ir vakarų Lietuvos regionas Lituania 21.400 25.200 +3.800 +17,8 +8
176 Moravskoslezsko Repubblica Ceca 22.800 25.200 +2.400 +10,5 -7
177 Centru Romania 20.500 25.200 +4.700 +22,9 +16
178 Sardegna Italia 22.000 25.000 +3.000 +13,6 -1
179 Małopolskie Polonia 20.800 25.000 +4.200 +20,2 +8
180 Região Autónoma dos Açores Portogallo 21.800 25.000 +3.200 +14,7 -2
181 Región de Murcia Spagna 23.300 25.000 +1.700 +7,3 -15
182 Közép-Dunántúl Ungheria 21.100 25.000 +3.900 +18,5 +6
183 Jadranska Hrvatska Croazia 20.200 24.900 +4.700 +23,3 +11
184 Martinique Francia 22.400 24.900 +2.500 +11,2 -11
185 Ciudad de Ceuta Spagna 22.600 24.800 +2.200 +9,7 -16
186 Nord-Vest Romania 20.200 24.700 +4.500 +22,3 +10
187 Castilla-La Mancha Spagna 22.400 24.300 +1.900 +8,5 -16
188 Nyugat-Dunántúl Ungheria 22.200 24.100 +1.900 +8,6 -13
189 Canarias Spagna 22.900 24.000 +1.100 +4,8 -23
190 Notio Aigaio Grecia 22.100 23.900 +1.800 +8,1 -13
191 Centro Portogallo 21.300 23.900 +2.600 +12,2 -7
192 Norte Portogallo 21.000 23.900 +2.900 +13,8 -3
193 Guadeloupe Francia 21.700 23.300 +1.600 +7,4 -12
194 Kujawsko-pomorskie Polonia 18.200 23.100 +4.900 +26,9 +10
195 Zachodniopomorskie Polonia 19.000 23.100 +4.100 +21,6 +7
196 Západné Slovensko Slovacchia 20.400 23.100 +2.700 +13,2 -3
197 Pest Ungheria 18.100 23.100 +5.000 +27,6 +13
198 Lubuskie Polonia 18.500 23.000 +4.500 +24,3 +5
199 Extremadura Spagna 20.700 23.000 +2.300 +11,1 -8
200 Puglia Italia 19.600 22.900 +3.300 +16,8 -1
201 Andalucía Spagna 21.000 22.700 +1.700 +8,1 -14
202 La Réunion Francia 20.600 22.600 +2.000 +9,7 -10
203 Opolskie Polonia 18.000 22.400 +4.400 +24,4 +5
204 Ciudad de Melilla Spagna 20.700 22.300 +1.600 +7,7 -13
205 Campania Italia 19.500 22.200 +2.700 +13,8 -5
206 Dytiki Makedonia Grecia 17.700 21.400 +3.700 +20,9 +3
207 Severozápad Repubblica Ceca 20.100 21.400 +1.300 +6,5 -9
208 Sud-Est Romania 17.500 21.400 +3.900 +22,3 +5
209 Stredné Slovensko Slovacchia 17.900 21.300 +3.400 +19,0 +0
210 Peloponnisos Grecia 17.200 21.000 +3.800 +22,1 +4
211 Sicilia Italia 18.400 21.000 +2.600 +14,1 -6
212 Sjeverna Hrvatska Croazia 16.500 20.900 +4.400 +26,7 +4
213 Podlaskie Polonia 16.500 20.800 +4.300 +26,1 +5
214 Ionia Nisia Grecia 19.100 20.300 +1.200 +6,3 -13
215 Calabria Italia 17.700 20.300 +2.600 +14,7 -4
216 Sud-Vest Oltenia Romania 17.000 20.300 +3.300 +19,4 -1
217 Sud-Muntenia Romania 16.500 20.200 +3.700 +22,4 +2
218 Kriti Grecia 17.500 20.000 +2.500 +14,3 -6
219 Yugoiztochen Bulgaria 12.600 19.800 +7.200 +57,1 +19
220 Świętokrzyskie Polonia 16.300 19.600 +3.300 +20,2 -2
221 Warmińsko-mazurskie Polonia 15.600 19.600 +4.000 +25,6 +3
222 Dél-Alföld Ungheria 16.500 19.600 +3.100 +18,8 -3
223 Lubelskie Polonia 15.600 19.200 +3.600 +23,1 +2
224 Podkarpackie Polonia 16.100 19.100 +3.000 +18,6 -2
225 Kentriki Makedonia Grecia 16.100 18.800 +2.700 +16,8 -4
226 Thessalia Grecia 15.700 18.500 +2.800 +17,8 -3
227 Dél-Dunántúl Ungheria 15.500 18.500 +3.000 +19,4 -1
228 Východné Slovensko Slovacchia 15.500 18.400 +2.900 +18,7 -1
229 Észak-Alföld Ungheria 14.700 17.700 +3.000 +20,4 +1
230 Észak-Magyarország Ungheria 15.200 17.600 +2.400 +15,8 -2
231 Dytiki Elláda Grecia 14.800 17.300 +2.500 +16,9 -2
232 Severoiztochen Bulgaria 12.900 17.100 +4.200 +32,6 +5
233 Anatoliki Makedonia, Thraki Grecia 13.900 16.800 +2.900 +20,9 +0
234 Ipeiros Grecia 14.300 16.500 +2.200 +15,4 -3
235 Panonska Hrvatska Croazia 13.000 16.400 +3.400 +26,2 +1
236 Nord-Est Romania 13.900 16.300 +2.400 +17,3 -2
237 Yuzhen tsentralen Bulgaria 11.600 15.400 +3.800 +32,8 +2
238 Severen tsentralen Bulgaria 11.100 14.800 +3.700 +33,3 +2
239 Voreio Aigaio Grecia 13.500 14.500 +1.000 +7,4 -4
240 Severozapaden Bulgaria 10.100 14.100 +4.000 +39,6 +0

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Eurostat

 

[1] European Commission, European Economic Forecast, Spring 2024, Institutional paper 286/may 2024

[2] Bollettino Economico, Numero 3/2024 Luglio

[3] Il valore aggiunto è quella variabile che approssima il Pil di un territorio a livello provinciale, in quanto il Pil è disponibile con dettaglio minimo a livello regionale; il alore aggiunto equivale al Pil al netto delle imposte indirette e rappresenta ugualmente la ricchezza annua «aggiunta» all’economia o, meglio, la crescita economica di quel territorio.

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