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Discorso sulle identità plurime – Di Giovanni Boniolo

Giovedì 30 settembre alle ore 18,00, Mattia Signorini, scrittore e socio
dell’Accademia dei Concordi, presenterà, presso la sala semiaperta della
sede ARCI (via Trieste 29, Rovigo) il nuovo libro di Giovanni Boniolo,
Presidente dell’Accademia dei Concordi e filosofo dell’Università di
Ferrara).

Il libro,  “Molti. Discorso sulle identità plurime” (Bollati Boringhieri),
grazie ad alcune figure indimenticabili della letteratura affronta il tema
dell’identità.

In effetti la letteratura è ricca di personaggi che espongono
il racconto della propria vita. Narrano le proprie scelte ed esperienze, ma
anche i propri limiti e fallimenti.

Ma di cosa parliamo quando parliamo di
identità? Di qualcosa di unico e trasparente, sempre riconoscibile e
individuabile? O invece di molteplice, sfuggente, composito?

Un unico concetto – quello di «identità» – basta per rappresentare le tante parti in
cui ci riconosciamo? Giovanni Boniolo crede di sì. A patto, però, che di quel concetto si comprenda la ricchezza, tenendone a mente le diverse articolazioni.

L’identità sociale ci colloca da sempre al centro di una rete di sguardi che
moltiplicano il nostro io in tanti volti quanti sono gli occhi che ci
guardano, ma che al contempo fanno sì che noi siamo tutti i gruppi cui
apparteniamo.

L’identità relazionale si forma in rapporto con gli altri,
nella forma specifica in cui decidiamo di declinare l’incontro con chi è
simile o diverso da noi. L’identità accidentale ci consente di scoprire
quelle parti di noi – spesso sorprendenti e inattese – che non hanno la
possibilità di emergere nell’ordinarietà del quotidiano, e che si svelano
soltanto allorché nella nostra vita fanno irruzione circostanze eccezionali.

L’identità epistemica ci fa, infine, mettere a fuoco la pluralità e la
complessità del nostro io: prodotto di esperienze molteplici, di valori,
storie, e di eredità plurime. Questa consapevolezza, se raggiunta, ci
permette di non scivolare nell’illusoria leggenda delle «radici», delle
tradizioni pure, della soggettività monolitica. Mitologie che sono destinate
a rifiutare l’identità altrui, dopo avere soffocato la propria.

Entrata libera con green-pass obbligatorio è gradita la prenotazione
cell.34759460890- email rovigo@arci.it <mailto:rovigo@arci.it>

 

La foto è tratta da Rovigo Oggi

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