Una delegazione di cittadini, in rappresentanza del Comitato riunitosi nei due precedenti incontri di Roverdicrè e di Concadirame, ha presentato una lettera relativa alla problematica dell’impianto di via Amendola al Presidente della Provincia, con 230 firme cartacee e oltre 1800 digitali.
La lettera chiede una particolare attenzione verso gli effetti sulla salute pubblica e sulla ricaduta sul terreno agricolo e sull’acqua, determinati dalle emissioni finali del processo di trattamento rifiuti tossici dell’impianto che viene proposto in via Amendola, in un sito attualmente autorizzato al solo deposito rifiuti.
La delegazione ha rimarcato come questo progetto rappresenti una modifica sostanziale della autorizzazione ora in atto, con impatti che richiedono una procedura prevista dalla legge, appunto la Valutazione di Impatto ambientale, che prevede proprio una puntuale indagine sui possibili effetti.
Erano presenti rappresentanti dei cittadini, l’ex assessore Dina Merlo e alcuni referenti delle associazioni ambientaliste WWF e Italia Nostra. Al Presidente della Provincia, affiancato dal dirigente all’Ambiente e dal Segretario generale, le associazioni ambientaliste hanno anche consegnato una relazione contenente tutte le criticità ambientali e i possibili danni all’ambiente, considerando anche i vincoli esistenti sul sito e sulle aree circostanti.
Il Presidente ha assicurato che sarà fatta una analisi rigorosa sugli aspetti proposti e sulla correttezza delle procedure in corso, dal punto di vista tecnico e normativo, ricordando anche come sia importante il ruolo del sindaco di Rovigo nel sostenere la tutela della salute pubblica.
Dal dibattito è emerso che esiste la necessità di applicare le norme procedurali, ma che gli aspetti più preoccupanti per i cittadini riguardano la pericolosità delle sostanze emesse, potenzialmente molto pericolose, che richiedono analisi chimico-tossicologiche, verificabili solo attraverso una Valutazione di Impatto ambientale più completa, e questo giustifica l’adozione nella scelta autorizzativa finale di un principio di precauzione per la garanzia della salute di cittadini e dell’ambiente.