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Individuato, senza sorprese, il portavoce del Sindaco Cittadin

L’amministrazione comunale di Rovigo ha concluso la procedura  per l’individuazione del collaboratore dell’Ufficio di supporto al Sindaco, il cui avviso scadeva il 21 settembre scorso. Nonostante le domande pervenute fossero numerose,  non è stato difficile portare a termine la selezione, che malignamente qualcuno riteneva fosse già decisa prima ancora di avviarla

L’incarico, connotato da carattere fiduciario, è stato infatti conferito ad un soggetto individuato direttamente dal Sindaco intuitu personae sulla base dei curricula presentati. E alla fine la persona era davvero vicina al Sindaco, anzi era nella sua stessa “squadra”, essendo candidato nella lista Fratelli d’Italia proprio per le elezioni comunali. Ma non era risultato eletto.

Per la partecipazione alla procedura era richiesto il possesso del Diploma di istruzione secondaria di 2° grado e un’età non inferiore agli anni 18, quindi davvero requisiti meno che minimi per il ruolo, evidentemente per lasciare al Sindaco la massima libertà nella scelta, del tutto personale, del proprio collaboratore.

Il portavoce individuato è Filippo Zangheratti, studente universitario a Scienza Politiche a Bologna di 20 anni. Nel suo profilo Facebook, l’11 giugno scorso, un pò deluso per l’esito del voto aveva scritto, quasi profeticamente ” Mi sento quindi in dovere di continuare a lottare anche perché fortunatamente molti altri consiglieri a me vicini hanno avuto l’opportunità di salire e hanno quindi la possibilità di intervenire sui veri prpblemi della nostra città. Non importa la mano dietro, ma l’effetto. Sono sicuro che con la giusta pressione che non farò mai mancare molti problemi e innovazioni potranno portare rovigo a essere la città che merita”.

E dunque, come molti altri candidati non eletti in Consiglio comunale, trova un suo “posto al sole”. Gli altri, al contrario di quanto scritto da Valeria Cittadin nel suo volantino che invitava a votarla al ballottaggio (“non metterò i trombati della politica nelle partecipate” aveva promesso), hanno trovato, a frotte, posto nei diversi Consigli di Amministrazione. Lui direttamente nell’Ufficio di supporto al primo cittadino.

Era il 1991 quando Cuore “settimanale di resistenza umana” usciva con un titolo che è rimasto nella memoria di tanti. Sintetico ma definitivo.

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