Tradunt è un progetto che promuove il turismo sostenibile in Provincia di Rovigo. – l’acronimo sta per Territorio, Risorse e Ambiente Disponibili con l’Uso delle Nuove Tecnologie – e intende porsi quale nuovo strumento per una fruizione, in modalità slow ed ecologicamente sostenibile, del grande patrimonio culturale, ambientale, architettonico, ma anche enogastronomico, naturalistico, e storico del Polesine.
Con il progetto TRADUNT, che vede coinvolti il circolo culturale ARCI 2 giugno 1946, Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, Cpssae, Fiab Rovigo, Slow Food e WWF, sono stati individuati 6 percorsi, che collegano idealmente circa 150 beni del nostro territorio.
Purtroppo abbiamo verificato in questi giorni, tramite il Vice Sindaco di Fratta Polesine Alessandro Baldo, che uno di essi, appartenente alla categoria dei beni di interesse ambientale, il vecchio Olmo campestre di Fratta, è morto. Baldo ha parlato con i proprietari i quali hanno indicato che è stato colpito da un fungo, Grafiosi dell’olmo, che è incurabile.
L’olmo campestre (Ulmus minor) è un albero che può raggiungere anche più di 30 metri di altezza, nel nostro caso raggiunge i 35 metri, con una bella chioma a forma di cupola. Una grave malattia detta grafiosi, giunta in Europa dall’Asia intorno al 1920 e diffusa da alcuni coleotteri, ha quasi totalmente distrutto le piante adulte in tutta Europa.
Vive in boschi e siepi su suoli freschi o periodicamente sommersi. Una delle caratteristiche degli olmi è quella di possedere le foglie con base asimmetrica. I fiori compaiono in marzo-aprile, prima delle foglie, e sono formati da piccoli fascetti di stami rossi. I frutti sono costituiti da un seme rossastro circondato da un’ala arrotondata.
Nell’antichità si riteneva che le foglie facessero scomparire il cattivo umore. Per i greci e i romani l’olmo era l’albero di Morfeo, figlio della notte e dio dei sogni.