Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da Dina Merlo, già assessore all’Ambiente della Giunta di Edoardo Gaffeo.
La politica della nuova Amministrazione comunale di Rovigo è incentrata in queste prime fasi su modifiche normative e su questioni ambientali, che peraltro la sindaca ha tenuto come deleghe per se’, forse non a caso.
La polemica sulla modifica dell’art. 23 e cioè della salvaguardia dalle industrie inquinanti nell’area interportuale, ha evidenziato comuni intenti di deregolamentazione da parte della alleanza di destra che amministra la città, congiuntamente allo stesso Partito democratico che manifesta analoghi intenti di liberalizzare gli insediamenti produttivi. Peraltro questo avviene mentre contemporaneamente la rappresentante in Parlamento del PD, Romeo, si sta adoperando giustamente per una applicazione delle norme attuative della ZLS, zona logistica speciale, che tarda ad arrivare per inerzia del Governo. Appare piuttosto curioso che a Roma si solleciti il Governo ad avviare le condizioni per uno sviluppo effettivo della logistica, che senza implicazioni di inquinamento avrebbe proprio in Interporto la sua collocazione ideale, mentre a Rovigo il PD insieme alla amministrazione di destra si preoccupa nella stessa area di non avere limiti alle industrie impattanti. Appare una certa contraddizione di intenti fra le posizioni del PD rodigino sostenute a Roma e quelle portate avanti a livello locale, incuranti della sensibilità ambientale degli elettori PD.
Inoltre una considerazione sullo sviluppo sostenibile, che tutti a parole dichiarano di voler perseguire. Non riguarda solo efficientamento energetico e rinnovabili, ma prioritariamente la tutela della salute pubblica rispetto ad insediamenti inquinanti ed emissivi che possono costituire un pericolo per i cittadini, proprio come richiamato nell’art. 23, principio che deve essere esteso e affermato su tutto il territorio comunale, non certamente depotenziato.
Infine una presa d’atto su AS2. La società partecipata che il Comune di Rovigo nella precedente Amministrazione aveva dichiarato con i suoi dirigenti non essere in house, e questo aveva comportato anche nel periodo commissariale l’esclusione della società dall’assegnazione di alcuni servizi. Oggi con il nuovo Sindaco di Rovigo, viene nominato un nuovo CdA e si apprende dai giornali che ” tra i prossimi impegni della società vi sono le modifiche al regolamento dell’assemblea di controllo analogo per ripristinare l’in house providing del servizio offerto ai soci”. Questo era proprio quanto l’ex sindaco Gaffeo sosteneva e aveva invitato i soci a fare al più presto, evitando così la perdita di servizi per AS2 che si è poi realizzata. Gli attuali consiglieri di maggioranza avevano criticato la sua posizione, sposando la tesi che la società era in house e che vi erano solo problemi di Gaffeo con i vertici PD. Oggi i politici, di maggioranza e di opposizione, che hanno un briciolo di onestà intellettuale devono ammettere che il problema di regolarità della società esisteva e la loro posizione era solo una strumentalizzazione politica contro l’Amministrazione Gaffeo, con buona pace delle dichiarazioni di supporto ai lavoratori che da questo hanno avuto solo un danno perchè alcuni servizi sono stati necessariamente affidati ad altre società.