all’Ansa Christian Ferrari, della segreteria nazionale della Cgil, e membro del Comitato promotore del referendum sull’autonomia.
“E’ una battaglia democratica – prosegue Ferrari – per la difesa dell’unità del Paese, del welfare universalistico, del lavoro, dell’idea di un contratto nazionale, e anche per la difesa delle condizioni delle imprese che non possono misurrarsi
con 20 regimi normativi diversi”. Per mobilitare i cittadini in vista del referendum, spiega ancora Ferrari, “moltiplicheremo iniziative pubbliche: in tutta Italia stiamo dando vita a coordinamenti provinciali con le forze politiche, sociali, associative. Inoltre contiamo nella sponda istituzionale, coinvolgendo il maggior numero di sindaci, dalla città metropolitane ai sindaci dei piccoli comuni interni; lanceremo una iniziativa formale diretta ai primi cittadini per chiedere di firmare e contribuire a diffondere le ragioni di questo referendum. E anche per smentire l’ accusa dei fautori dell’autonomia che saremmo centralisti, quando è vero il contrario: il neo centralismo regionale allontanerebbe la vera prossimità dai cittadini rappresentata dai comuni”. “L’ostacolo principale per la vittoria al referendum – osserva infine Ferrari – non è l’orientamento rispetto a questa legge, ma la non conoscenza dei cittadini. Noi dobbiamo rendere consapevoli i cittadini dei pericoli dell’autonomia, da Nord a Sud, un progetto che fa male a tutta Italia. Non è un tema astratto di architettura costituzionale ma riguarda la vita concreta delle persone”