La situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella città di Rovigo è stata al centro della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi il 3 settembre in Prefettura, presieduta dal Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo.
Alla riunione hanno preso parte il Presidente della Provincia, il Sindaco e l’Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Urbana del Comune di Rovigo, il Questore e i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Alla luce dei recenti fatti di cronaca verificatisi in città è stata concordata un’intensificazione dei servizi di controllo generale del territorio, con particolare riferimento ad alcune aree identificate come a maggior rischio, secondo le informazioni condivise anche con l’Amministrazione comunale.
Sono stati inoltre individuati alcuni esercizi commerciali da cui sono scaturiti problemi di ordine pubblico, alcuni dei quali già oggetto di temporanea chiusura, che saranno interessati da ulteriori approfonditi controlli. In merito alle preoccupazioni espresse circa la cosiddette “Baby gang” è stata data la rassicurazione che il fenomeno, in sé poco significativo, è comunque tenuto sotto controllo e diversi giovani sono già stati oggetto di segnalazione all’autorità giudiziaria.
Dalla disamina generale e dall’esame dei dati statistici forniti dalle Forze di polizia è comunque emerso il dato di fatto che non si è in presenza di aumenti di specifici reati, ma che il trend è del tutto in linea con quello degli anni scorsi, e anzi in lieve decremento; i Vertici provinciali delle forze dell’ordine. hanno inoltre rimarcato che l’intervento delle Forze di Polizia nei casi in questione è stato immediato e i responsabili sono stati subito identificati e trattenuti in caserma per l’identificazione e la denuncia. Uno dei responsabili è stato prontamente accompagnato dal personale della Polizia di Stato ad un C.P.R. per l’espulsione.
Nel corso dell’incontro è stato infine esaminato il tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Con particolare riferimento al centro di accoglienza situato presso l’ex convento dei frati cappuccini, il Prefetto e i Vertici provinciali delle Forze di Polizia hanno fatto presente che al momento non risulta alcun elemento che possa ricondurre agli ospiti del detto centro conclamate situazioni di criticità.