Il 2024 si caratterizza, dal punto di vista della produzione di film ed audiovisivi, come l’anno che vede protagonisti Enrico Berlinguer (a 40 anni dalla morte a Padova) ed il suo PCI.
Nel momento in cui inizia la proiezione nelle sale di “Berlinguer. La grande ambizione”, film pluripremiato che vede alla regia il veneto Andrea Segre ed attore protagonista Elio Germano, stanno circolando, sia nei cinema che in altre sale, diversi film documentari sia dedicati esplicitamente al leader comunista sardo che al suo partito.
Tra questi merita un posto di rilievo “16 mm alla rivoluzione”, una lucida riflessione sull’eredità del PCI per dirci che il passato deve interessare tutti. La sua proiezione si svolgerà domenica 17 novembre alle ore 16,00 presso la sala del Cinema Teatro Duomo, in vicolo Duomo 6, alla presenza della protagonista Luciana Castellina, presidente onoraria di ARCI nazionale. Dopo la proiezione (durata di circa 60 minuti) è previsto un breve dibattito. L’ingresso è ad offerta libera.
L’evento è programmato, in collaborazione con la direzione del Cinema Teatro Duomo per offrire l’opportunità, a chi ne fosse interessato, di potere poi assistere, dopo la sua conclusione, ad una delle due proiezioni del film di Andrea Segre “Berlinguer. La grande ambizione”.
Molti tra gli appassionati di cinema non più giovanissimi ricorderanno ”La cosa”, il documentario con cui Nanni Moretti andava nelle sezioni del PCI per capire come la svolta, che includeva anche il cambio di denominazione, veniva accolta dai militanti. Trentacinque anni dopo Piperno compie un’operazione importante per due motivi. Il primo è dato dal fatto che ci ricorda che esiste un Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico che ha raccolto e raccoglie documenti preziosi che contribuiscono a costruire la memoria del nostro Paese. Nello specifico poi hanno contribuito alla realizzazione sia la Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che la collaborazione di Rai Teche.
Navigando liberamente attraverso le immagini prodotte per il PCI tra gli anni ’50 e gli ’80 da grandi registi italiani e incontrando lo sguardo di Luciana Castellina, storica dirigente comunista, fondatrice del Manifesto, mai ortodossa e ancora oggi instancabile animatrice politica, il racconto di Giovanni Piperno si chiede cosa sia stato quel “partito-giraffa”, come lo definì una volta Togliatti, strano eppure reale. Il film indaga su cosa rimanga oggi di quell’esperienza che ha coinvolto milioni di persone nel tentativo di trasformare sé stessi e il mondo. Nel viaggio riemerge il senso di una politica fatta di impegno, solidarietà, confronto e di una idealità capace ancora oggi di far battere molti cuori. Oltre che sul senso della politica nella vita delle persone, “16 millimetri alla rivoluzione” è anche un esempio di storiografia per immagini, che riscopre il cinema di quella generazione politica e un modo di fare film libero, sperimentale, dal basso, empatico, militante. Come Zavattini dice nel film, “un cinema di tanti per tanti”.
Questa iniziativa si svolge nell’ambito del progetto “Ci.Ci.Co.Co. – Civismo, Cittadinanza, Condivisione e Comunicazione”, cofinanziato dalla Regione del Veneto con fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per informazioni: Circolo Culturale ARCI 2 giugno 1946, Piazza Tien An Men 1, tel. 0425 0494943 e 349 4955818, circolo2giugno46@gmail.com, www.bluetu.it