Capitano Tito, La vita partigiana di Bellino Varliero è il libro più recente scritto da Vittorio Tomasin (ed. Cierre).
L’autore, in un colloquio con Livio Zerbinati (Presidente di ISERS), lo presenterà sabato 20 novembre, alle ore 17,30 nella sala G. Cavazzini dell’ARCI di Rovigo.
Un incontro inserito nel progetto Radici del Contemporaneo, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, realizzato dalla Fondazione Rovigo Cultura in collaborazione con il Circolo culturale 2 giugno 1946, ANPI ed ISERS, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rovigo.
La biografia di Bellino Varliero (1912-1944), medaglia di bronzo al
valore militare, ricostruisce la sua attività antifascista prima e resistenziale poi. Dopo l’8 settembre 1943, Varliero diventa “Capitano Tito”, transitando dall’antifascismo di classe alla lotta armata contro i nazifascisti. In questo ruolo emerge la sua multiforme personalità, capace di misurarsi con la realtà creatasi con l’occupazione tedesca e la presenza del fascismo repubblichino. In questo contesto egli dimostra capacità militari di tutto rispetto, organizzando colpi contro un nemico superiore per numero e mezzi, e capacità politiche che gli consentono di tessere e coordinare una fitta rete di relazioni con ambienti e uomini di ogni ceto: dal professionista al religioso, dal proprietario terriero al bracciante. Nella ricerca emerge la vastità del supporto che la Resistenza ricevette dalla società polesana, anche in ambienti e gruppi sociali che dopo la guerra si sarebbero trovati su posizioni diverse. Merito di questo lavoro è stato quello di far emergere questo intreccio, di delineare il ruolo e l’azione dei protagonisti di quelle vicende attraverso il percorso di vita di Varliero, fino alla sua tragica fine.