Sabato 22 aprile alle ore 17,30 l’ARCI DI ROVIGO organizza presso la propria sede la conferenza “Resistenza e repressione in Polesine (1943-1945)” nell’ambito del Progetto ABC Armonia, Benessere e Condivisione, finanziato dalla Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A parlarne sarà Gino Bedeschi, docente di Storia e Materie Giuridiche. La conferenza, che gode il patrocinio di ANPI, Associazione Minelliana, ISTPOLREC, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Federazione di Rovigo, farà il punto sul significato del 25 aprile che è una data importante per l’Italia, in quanto segna la fine dell’occupazione nazi-fascista, e anche per il territorio polesano, che ha visto una lotta feroce tanto da assumere i caratteri di una vera e propria guerra civile.
Se le ragioni della Resistenza sono variegate e vanno da questioni socio economiche a quelle più propriamente politiche, espressione quindi di una pluralità di segmenti della società dell’epoca, altrettanto va detto per il fascismo della Repubblica Sociale di Salò.
Le formazioni partigiane si sono caratterizzate per una diversa natura politica: dalle Brigate di natura comunista alle formazioni di orientamento come Giustizia e Libertà, fino alla Democrazia Cristiana.
Se la lotta partigiana, per vari motivi, è cominciata sono nella tarda primavera del 1944 ha però rapidamente raggiunto un’aggressività tale da mettere in difficoltà il fascismo repubblichino, che ha replicato con violenza raggiungendo picchi di ferocia con pochi uguali. La rappresaglia di Villamarzana ne rappresenta il culmine.
Ricordare queste vicende dopo circa 80 anni resta significativo, perché dalla sconfitta del nazi-fascismo è sorta la Repubblica democratica.
Entrata libera.