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Nel Salone d’Onore di palazzo Nodari la tappa finale di “Caccia all’uovo”

Il Salone d’Onore del Comune di Rovigo si è trasformato oggi, nella tappa finale di una caccia al tesoro speciale: la “Caccia all’uovo”, tradizionale appuntamento organizzato dalla Caritas diocesana di Adria-Rovigo per festeggiare la Pasqua con studentesse e volontarie di “Vivere in Italia”, scuola di alfabetizzazione tutta al femminile che l’ente diocesano promuove da più di dieci anni in città.

Più che una semplice scuola di lingua “Vivere in Italia” è un laboratorio di integrazione, uno spazio nel quale l’apprendimento dell’italiano diventa occasione di incontro e di conoscenza del territorio.

La “Caccia all’Uovo”, come spiegano gli organizzatori,  nasce appunto con questo spirito: grazie ad una serie di tappe ospitate da diverse realtà private e pubbliche del centro, le studentesse sono chiamate a mettersi alla prova per farsi conoscere e scoprire la città che le accoglie.

“Ritengo importante – ha detto l’assessore al Welfare Mirella Zambello -, questa tappa finale del gioco, che ha l’obiettivo di fare conoscere la città alle donne arrivate da altri paesi.

Per noi è un piacere accogliere nella sede del Municipio, e rappresentare il nostro impegno per favorire una buona inclusione con tutte le opportunità di servizi per i cittadini, presenti nella comunità. Un ringraziamento speciale va alle operatrici e ai volontari di Caritas, che in collaborazione con il comune porta avanti questa scuola di italiano da molti anni. È stata inoltre una importante opportunità per accogliere nella scuola anche donne rifugiati ucraine”.

«Si costruisce comunità anche attraverso il gioco – afferma Davide Girotto, direttore di Caritas – perché dove ancora mancano le parole arriva l’ironia, l’accoglienza, l’apertura. Quest’anno siamo inoltre particolarmente felici perché negli ultimi due anni, per ovvie ragioni, abbiamo dovuto rinunciare a questa nostra tradizione. E’ inoltre particolarmente significativo per noi essere accolti nel Salone d’Onore del Comune di Rovigo, cuore della nostra comunità civile. “Vivere in Italia” è infatti un servizio che da tanti anni accompagna le donne straniere e le loro famiglie a sentirsi parte integrante del territorio nel quale vivono ed è importante per noi che possano sentire che anche i luoghi Istituzionali sono un bene comune.»

Un ringraziamento particolare da parte di Caritas va anche alle tante realtà – bar, negozi, Accademia dei Concordi, Conservatorio di Musica – che si sono messe in gioco aprendo le loro porte e che, in un periodo sicuramente difficile per tutti, hanno reso possibile questa mattinata di festa.

Sono quasi 70 quest’anno le studentesse iscritte alla scuola che ha la sua sede in via Carducci 4; al loro fianco operano una decina di insegnanti volontarie coordinate dalle operatrici di Caritas.

La scuola è gratuita e per potersi iscrivere o per contribuire come volontarie è sufficiente contattare il numero 353 4073590.

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