Saletta G. Cavazzini al gran completo anche sabato 14 dicembre, in occasione dell’attesa conferenza “La Pinacoteca che (non) c’è” organizzata dal Circolo culturale 2 giugno 1946.
Dopo l’accurata e documentata relazione dell’architetto Guido Pietropoli, che ha svolto un excursus sulla formazione della raccolta di quadri più importante del Polesine, frutto di diverse donazioni e del Legato Gnocchi, si sono registrati gli interventi di Gianluigi Ceruti, Luciano Zerbinati, Pierluigi Bagatin e Chiara Tosini, coordinati dalla moderatrice Giorgia Brandolese.
Tutti hanno evidenziato la problematica relativa alla attuale impossibilità di potere godere pienamente di una raccolta di capolavori che vanno dal Quattrocento al Novecento che risulta visibile al pubblico solo in minima parte e non per tutto l’anno.
Pur tra diverse visioni è emersa l’opportunità, ma anche la necessità, di trovare una soluzione, condivisa tra gli enti proprietari e gestore, che premetta di superare tale situazione, anche se in un quadro di progressività temporale.
L’assenza dei rappresentanti della Fondazione Cariparo (il vice presidente Toffoli aveva garantito la presenza, ma un imprevisto fuori città l’ha impedita) e del Comune di Rovigo ha suggerito l’organizzazione di un nuovo incontro da realizzarsi quanto prima, al fine di definire le possibili soluzioni, per restituire ai cittadini ed ai visitatori la magnifica collezione nel massimo possibile della sua ricchezza.