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Avvio della campagna referendaria “ITALIA PER LA PACE”.

Per ribadire il concetto espresso nella nostra costituzione all’ Art. 11:

 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…” 

da sabato 22 aprile 2023 ha preso ufficialmente avvio e durerà per 90 giorni, in tutta Italia,  ed anche a Rovigo, la campagna referendaria promossa dai due Comitati “Ripudia la Guerra” e “Generazioni Future” sotto il nome comune “Italia per la Pace”.

Al comitato nazionale hanno aderito importanti nomi della cultura, della società civile e giuristi fra i quali: Ugo Mattei, Giorgio Agamben, Padre Alex Zanotelli, Carlo Freccero, Moni Ovadia, Vauro Senesi, Franco Cardini, Pasquale De Sena, Sergio Foà, Padre Pietro Cesena ed altri.

Anche a Rovigo quindi, i Sabati e le Domeniche di Maggio e Giugno dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30 in Piazza Vittorio Emanuele, presso apposito banchetto, salvo imprevisti, sarà possibile firmare pro Referendum, e saranno necessarie 500.000 firme per poterlo effettuare. Tre i quesiti, rispettivamente due dedicati al disarmo, ed un terzo relativo alla difesa della sanità pubblica.

Date ed orari dei banchetti di tutta Italia e di tutta la provincia di Rovigo saranno online in una mappa aggiornata sul sito clnoggi.it  .

Oppure sarà possibile firmare i quesiti referendari presso tutti i Comuni di residenza ed anche online tramite la piattaforma predisposta da itAgile raggiungibile al sito internet https://raccoltafirme.cloud/app/

Il primo quesito referendario, proposto dal Comitato “Generazioni future”, è volto ad abrogare la norma che consente di prorogare la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a paesi in stato di conflitto armato, decisa dal governo Draghi e Meloni attraverso decreti legge.

Se vincerà il sì verrà annullata la decisione di inviare armi alle autorità governative di paesi in guerra, come mezzo per la soluzione del conflitto armato in corso.

Il secondo quesito referendario, proposto dal Comitato “Ripudia la Guerra”, di portata più generale, è volto a ad impedire che il Consiglio dei Ministri in autonomia possa decidere l’invio di armi in territori di guerra in modo arbitrario, senza interpellare il Parlamento. Oggi la legge prevede che il governo possa derogare al divieto sull’esportazione di armi verso paesi in stato di conflitto armato sancito dall’articolo 1 della Legge 185/1990, in assenza di preventivi obblighi internazionali,  mediante una semplice comunicazione al Parlamento.

Se vincerà il sì occorrerà una legge formale, votata dal parlamento, per derogare all’invio di armi in teatri di guerra in essenza di preventivi accodi internazionali.

Il terzo quesito referendario, proposto da “Generazioni Future”, si prefigge di garantire e tutelare il servizio pubblico a beneficio della salute collettiva e individuale di tutti i cittadini, escludendo i soggetti privati dalla partecipazione alla pianificazione sanitaria nazionale, consentendo un più libero investimento di risorse adeguate nelle politiche sanitarie che vanno decise unicamente nel pubblico interesse. Attualmente infatti la legge prevede che i privati e le strutture private accreditate partecipino al tavolo di programmazione con la possibilità di portare avanti i propri interessi nella concertazione.

Se vincerà il sì i privati, pur concorrendo efficacemente al sistema sanitario nazionale, non potranno più determinare le priorità della pianificazione.

La logica e lo slogan sotteso ai tre quesiti proposti è “più welfare meno warfare”: disarmiamo la guerra, guariamo la sanità pubblica.

Il referendum permetterà di dare la parola al popolo italiano, che in maggioranza è contrario alla guerra e all’invio di armi, in opposizione da quanto invece deciso fino ad ora dai governi e da buona parte delle forze politiche. Per chiedere a gran voce una soluzione pacifica del conflitto in corso con la forza della diplomazia e del diritto internazionale e non con le armi.

Il Comitato Referendario invita a firmare tutti i cittadini e auspica che le associazioni, i sindacati e le forze sociali del paese aderiscano e promuovano la campagna referendaria.

 

Per ulteriori informazioni:

Laura Salani  – coordinatrice CLN Rovigo e Referente Generazioni Future – 3442359519

Bruno Turri – Referente Rovigo Ripudia La Guerra – 3473426930

https://clnoggi.it

https://generazionifuture.org

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