La Segreteria nazionale dell’ANPI esprime sorpresa e manifesta grave preoccupazione per le modifiche alla Legge sul ricordo approvate nei giorni scorsi dal Senato; tali modifiche prevedono l’istituzione di un concorso nazionale, l’organizzazione di viaggi del ricordo nei luoghi delle foibe e dell’esodo, una specifica attività didattica su questi temi nelle scuole.
La legge sulla Giornata del Ricordo del 30 marzo 2004, n. 92, è stata istituita al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo “e della più complessa vicenda del confine orientale”. Tale vicenda non si esaurisce nella pur terribile tragedia delle foibe e dell’esodo, ma riguarda la lotta partigiana, i campi di concentramento fascisti, il crematorio della Risiera di San Sabba, le repubbliche partigiane. Né può prescindere dall’invasione italiana della Jugoslavia, dalla violentissima repressione della resistenza slovena, dalla efferatezza nei confronti dei civili, dai delitti dei criminali di guerra italiani.
Il ddl prevede la formazione delle commissioni tecnico-scientifiche di ricerca storica, riservata esclusivamente alle associazioni degli esuli e alla Lega nazionale di Trieste, di cui la destra si fa promotrice, e a cui la legge destinerebbe cospicui finanziamenti. Sono esclusi gli Istituti storici, in particolare quelli del Friuli Venezia Giulia e tutte le fondazioni, le associazioni e gli altri istituti di ricerca che nel Friuli Venezia Giulia si occupano, appunto, di ricerca storica.
Per di più nel ddl in oggetto si ignorano del tutto i contenuti e il sostegno alle scuole per la conoscenza dell’insieme di quelle tragedie di deportazioni, stermini ed eccidi, raccolte nella legge 20 luglio 2000, n. 211, «Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti».
Infine è da sottolineare che tali modifiche possono innescare reazioni negative delle autorità slovene e croate e possono favorire in Italia spinte irredentistiche relative all’Istria e alla Dalmazia.
Nel ribadire la sua estrema preoccupazione, la Segreteria nazionale dell’ANPI invita i Gruppi parlamentari della Camera, in seconda lettura, a correggere e integrare profondamente le modifiche della legge 92/2004 apportate dal Senato alla luce di quanto suggerito, nel rispetto di un criterio di verità e di obiettività storica.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI