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Merlo: Ecoambiente governata da monopoli politici

In Ecoambiente, proprio quando sembrava essere scoppiata la pace e l’armonia con la nomina di un Consiglio di Amministrazione formato da tutti membri di centro destra, con persone politicamente scelte e legate alla sindaca di Rovigo, deflagra oggi una denuncia di irregolarità nella gestione e incompatibilità nelle nomine dei vertici dell’azienda.

I problemi segnalati dal presidente Frigato sono molto gravi e dovrebbero fare riflettere sull’opportunità che, in una società partecipata in house, strategica per i 50 comuni della provincia, le cariche amministrative e direttive non siano nominate o selezionate con criteri e modalità tali da garantire trasparenza, responsabilità nelle deliberazioni e reclutamento dei dirigenti sulla base di selezioni aperte alle migliori professionalità anche esterne.

Si dovrebbe considerare l’esperienza positiva degli ultimi 5 anni, in cui la gestione tecnica e amministrativa di Ecoambiente, invece, era stata affidata a personalità di comprovata competenza e specifica professionalità, e questo ha consentito il salto di qualità in termini organizzativi, tecnici e tecnologici che oggi vengono riconosciuti a questa azienda a livello nazionale.

La società Ecoambiente si trova in una situazione positiva in termini economico finanziari ed ha al suo attivo progetti e finanziamenti PNRR tali da poter consolidare il suo patrimonio di impianti e strutture di raccolta dei rifiuti con benefici per la gestione futura.

Non ha bisogno di lasciare spazio a irregolarità, potenziali conflitti di interessi e di contrapposizioni precostituite, perciò i sindaci, soci e proprietari dell’azienda in nome e per conto dei cittadini, devono pretendere rispetto delle regole, professionalità, trasparenza e controllo degli atti e delle scelte operate dall’azienda.

Non solo, ma anche il Consiglio di bacino ha in questo enormi responsabilità nella sua funzione di controllo della funzionalità e della legalità all’interno dell’azienda. Ecoambiente oggi opera su un potenziale di investimenti complessivi PNRR dell’ordine di 18 milioni di euro, su questi esiste una responsabilità oggettiva e soggettiva di realizzare gli obiettivi e su questi il Consiglio di Bacino deve vigilare su tempi, appalti e risultati, oltre che su un regolare funzionamento degli organi societari e dei suoi vertici operativi.

I problemi sollevati dal presidente non sono certamente frutto di diverse visioni politiche, data l’omogeneità di appartenenza, ma al mancato rispetto delle norme di legge nel funzionamento della società, che in una partecipata assumono valore sostanziale nel controllo della regolarità.

Certamente Ecoambiente è una realtà troppo importante per la comunità polesana e non può essere governata a colpi di maggioranza e di monopoli politici a favore dei comuni maggioritari.

Le divisioni politiche interne al centro destra non possono e non devono compromettere e danneggiare la maggiore azienda partecipata dei comuni della provincia che svolge un servizio essenziale in capo alla responsabilità dei comuni.

Dina Merlo

Consigliera comunale Forum dei cittadini

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